Descrizione dei campi della scheda
Le schede, create da Marco Gozzi, sono finalizzate alla descrizione dettagliata del contenuto dei sette manoscritti trentini quattrocenteschi di polifonia, brano per brano.
Ciascuna scheda si riferisce ad un singolo componimento musicale.
I dodici campi in cui sono strutturate le schede sono i seguenti:

1) Numero identificativo del codice (87, 88, 89, 90, 91, 92, 93)
Preceduto dalla sigla Tr.

2) Numero progressivo del componimento all’interno del codice

3) Carta sulla quale inizia il componimento

4) Carta finale del componimento

5) Numero DTO
Si fa riferimento alla numerazione presente nello storico elenco del contenuto dei codici (con qualche imprecisione e lacuna) che compare in due volumi della collana “Denkmäler der Tonkunst in Österreich” (DTÖ): Sechs Trienter Codices: geistliche und weltliche Kompositionen des XV. Jahrhunderts, Erste Auswahl, bearbeitet von Guido Adler und Oswald Koller, Wien, 1900 (Denkmäler der Tonkunst in Österreich, Jg. VII, Bd. 14-15) per i codici Tr 87-92 e Sieben Trienter Codices: geistliche und weltliche Kompositionen des XV. Jahrhunderts, V Auswahl, bearbeitet von Rudolf Ficker, Wien, 1924 (Denkmäler der Tonkunst in Österreich, Jg. XXXI, Bd. 61) per Tr 93.

6) Incipit testuale del componimento
Le prime parole del testo, con la grafia del manoscritto. Se si tratta di componimento appartenente ad un ciclo (del Proprium o dell’Ordinarium, ad esempio) o ad un paio è indicato anche l’appellativo della Messa o del paio di appartenenza; se l’appellativo compare sul codice è posto fra parentesi tonde, se è desunto da altra fonte è tra parentesi quadre, se appartiene ad un paio è anche fra virgolette semplici. In presenza di testi diversi nelle diverse voci si indicano gli incipit separati da barra obliqua (/). Nel caso in cui la sezione polifonica sia preceduta da una sezione in canto piano, i due incipit sono separati da doppia barra obliqua (//). Se l’incipit ha grafia errata, o rappresenta solo l’inizio della intonazione polifonica (che deve essere preceduta dall’incipit gregoriano), oppure ancora è un contrafactum (componimento nato con un testo diverso) si pone l’incipit corretto tra parentesi angolari, ad esempio: “En piesse je n'eusse pense <Onques je n'eusse pensé>” oppure “Vita dulcedo <Salve regina>”, “Ex ore tuo sanctissima virgo <Yerra con poco>”. Se la composizione è totalmente priva di testo è indicata nel modo seguente: “[senza testo]”, se però l’incipit è conosciuto da altro manoscritto si indica, sempre fra parentesi quadre. Se sul manoscritto è presente un testo alternativo per la stessa intonazione, esso è separato da quello originale con la barra obliqua verso destra (\).

7) Numero di voci del componimento
È indicato il numero delle voci; nel caso di più sezioni con diverso organico si indica il dato della sezione con il maggior numero di voci. Nel caso di componimenti a faulx bourdon si indica il numero delle voci necessarie all’esecuzione, non il numero delle voci scritte nel codice (inferiore di una unità).

8) Forma
Per lo scioglimento delle sigle si veda l’ ELENCO DELLE FORME.

9) Autore
Il nome è fornito nella forma estesa (nome e cognome) e normalizzata (ad esempio ‘Guillaume Du Fay’ anziché ‘Dufay’) ed è seguito dalla specificazione ‘citato’ tra parentesi se l’attribuzione compare esplicitamente sul manoscritto. Se l’attribuzione è dubbia, è seguita da ‘incerto’ tra parentesi. Eventuali conflitti di attribuzione o attribuzioni dubbie sono discussi nel campo note.

10) Edizione moderna
Per lo scioglimento delle sigle si veda l’ELENCO DELLE EDIZIONI MODERNE. Le trascrizioni in edizione moderna del componimento sono elencate secondo le sigle delle edizioni, in ordine alfabetico, con indicazione, ove necessario per un rapido reperimento, del numero progressivo della pagina dell’edizione citata (n## oppure p##).

11) Elenco dei codici concordanti
Le concordanze sono indicate in ordine alfabetico di sigla; la sigla è seguita dal n. di carta dove il pezzo è presente e dall’eventuale attribuzione ad un autore. È disponibile anche un ELENCO DEI MANOSCRITTI CONCORDANTI.

12) Note
Tutte le annotazioni di una certa rilevanza relative al brano, non contenute negli altri campi. Sono usate anche abbreviature derivate dall’ ELENCO DELLE EDIZIONI MODERNE.