Tutti i luoghi della cultura

Un luogo di confronto, una finestra su culture, tradizioni ed espressioni d’arte diverse, dove il tempo scorre più lentamente

Calcara - Vigolo Vattaro

La calcara di Vigolo Vattaro, ancora oggi perfettamente integra nella sua struttura a tolos, testimonia l’attività di produzione della calce

Calcara di inzio Novecento, in buono stato di conservazione

Nella canonica della pieve, che risale al Quindicesimo secolo, sono allestiti ambienti della casa tradizionale.

L’elegante e sobria cappella fu decorata da Tommaso Castellini (1803-1869) e Luigi Lorandi (1814-1888)

Raccolta di oggetti della tradizione rurale.

Le due case, impostate su un tracciato poligonale e sorrette dai massicci pilastri del portico, presentano un complesso ciclo pittorico cinquecentesco che si svolge su diversi piani

Riallestimento di una casa contadina di dimensioni monumentali.

Nata negli anni ‘60 dall’intuizione del pittore Giacomo Vittone, la sua attività culturale è articolata in mostre, convegni, corsi estivi, ospitalità per artisti, soggiorni scuola con Accademie ed Istituti d’arte.

L’allestimento raccoglie una ricca collezione etnografica.

Teatro con 150 posti a sedere, ospita alcuni spettacoli della stagione di prosa di Riva del Garda, Arco e Nago-Torbole, incontri e teatro per bambini

Casa Grazioli o "de la béga" - Strombiano

La casa testimonia l’evoluzione dell’abitare contadino negli ultimi due secoli

Casa rurale con ambienti che hanno mantenuto la loro destinazione d’uso.

Palazzo seicentesco in cui nacque Antonio Rosmini-Serbati, attuale sede della Biblioteca Rosminiana.

Un museo in caseificio - Sezione locale del Museo Ladino di Fassa

Caseificio turnario di Peio

Nel caseificio vi sono la sala con le 3 caldaie in rame, il locale con le vasche per l’affioramento della panna, quello per la salamoia, il magazzino, e un banco per la vendita

Casèl di Somrabbi

Museo dove sono esposti gli strumenti tradizionali della filiera casearia, che consentono la produzione di burro, formaggio e ricotta.

Oggi sede di congressi e manifestazioni, nella seconda metà dell’Ottocento ha rappresentato il luogo di svago della nobiltà mitteleuropea.

Documentato dal 1311, venne abbandonato con le invasioni napoleoniche

Ebbe origine da una torre recintata con funzioni residenziali già alla fine del XIII secolo. Di proprietà privata, è attualmente abitato

Posto all’imbocco della Val di Sole e affacciato sul torrente Noce, il maestoso maniero domina il vicino paese di Caldes.  L’aspetto attuale del castello è il risultato di varie fasi architettoniche iniziate nel Duecento e proseguite  fino al XVI secolo.

Un’antica torre medioevale trasformata in sontuosa residenza rinascimentale, in posizione panoramica al centro della Valle di Non.