Il forte si trova poco sopra il paese omonimo, sulla sponda destra del fiume Adige, a sud di Trento.
Forte Dossaccio doveva garantire il controllo del Passo del Valles e della valle del torrente Travignolo, nonchè un’eventuale penetrazione del nemico all’Alpe di Lusia.
Costituiva lo sbarramento della Valle di Terragnolo e Passo della Borcola
Posizionato in zona leggermente arretrata rispetto al ciglio del Monte Brione e seguendo l’andamento del terreno si “mimetizza” rendendosi quasi indistinguibile.
Forte Larino è la principale di una terna di fortificazioni erette tra il 1860 e il 1862 a difesa della valle del Chiese da un eventuale attacco italiano.
Posto a protezione di due direttrici stradali vitali: quella proveniente da sud (Rovereto) e quella proveniente da est (Valsorda–Passo della Fricca–Valsugana).
Nasce come opera corazzata intermedia equipaggiata con armamento leggero per combattimento ravvicinato
Prevedeva uno sbarramento a Nago volto ad impedire ogni possibile infiltrazione nella Valle dell’Adige attraverso la direttrice Nago–Passo San Giovanni–Mori–Rovereto
Posto sopra Valmorbia, nei pressi dell’abitato di Pozzacchio, nei documenti austriaci era chiamato "Valmorbia Werk" mentre in quelli italiani "Forte di Pozzacchio".
Sorgeva sulle pendici monte Celva, poco sopra il passo Cimirlo
Si trova a sud dell’abitato di Villazzano sulla cima del colle che domina sia la strada per la Valsorda
Chiamato anche forte Someda, forte Moena, appartiene allo sbarramento di Moena.
Si trattava di un'opera posta a controllo di Passo Coe e del Pianoro di Malga Melegna.
La fortezza austro ungarica fu realizzata tra l'anno 1860 e 1861 a una quota di 1.538 m s.l.m. allo scopo di controllo e difesa dell'ultimo tratto della strada per il valico
Forte Strino prende nome dal nome del Rio che lo lambisce, si trova vicino a Vermiglio in Val di Sole, a quota 1400 metri
Assieme al forte San Biagio, situato di fronte chiudeva a tenaglia la Valsugana all’altezza di Levico.
La tagliata era costituita da una serie di appostamenti difensivi che partendo da quota 170 metri giungevano sino al livello del lago
Posto sul monte omonimo, alle spalle della città di Riva, a quota 750, il forte disponeva dei più moderni ritrovati tecnici e tecnologici del tempo.
Realizzato con il compito di sbarrare la val di Sole assieme a forte Presanella, costruito sul versante opposto della valle.
Testimonianza di un antico distretto industriale destinato alla lavorazione del materiale ferroso estratto principalmente dalle miniere di Comasine
All’interno dell'opificio c’è un grande maglio, datato 1834, e sopra la doppia forgia in pietra, una cappa monumentalei. Incudini, martelli, tenaglie, la vasca della tempera e un campionario della strumentazione
Fucina Tognolli - Borgo Valsugana
La fucina a maglio idraulico produceva a partire da masselli di ferro acquisiti sul mercato una gamma sorprendentemente ampia di attrezzi per l’agricoltura
E' un giardino verticale realizzato a metà dell'Ottocento dal visionario imprenditore Tommaso Bortolotti, che si affaccia come una scenografia teatrale sul torrente Avisio, tra Lavis e San Lazzaro di Meano.
Situato a quota 1610 metri, il giardino botanico rappresenta la natura alpina locale con specie spontanee dell'Altopiano di Folgaria
Il Giardino d'Europa: omaggio a De Gasperi è un simbolo dell’Europa unita. Una piccola opera d’arte accanto alla Casa Museo
Gruab va Hardimbl - Bersntoler Museum/Museo della valle dei Mòcheni
Attiva fin dal 1500, ancora oggi ben conservata
HarpoLab
Centro culturale per il cinema e l’immagine
Haus von Prükk - Luserna
Tipica casa contadina di un paese cimbro