Tutti i luoghi della cultura

Raccolta di oggetti del lavoro contadino e artigiano.

Sono oltre 70 i costumi conservati nelle sale di Casa Marta, insieme a ornamenti, strumenti musicali e oggetti caratteristici delle culture rappresentate.

Il Museo espone su tre piani affumicatori, smielatori, torchi, maturatori, libri e riviste, microfotografie, antichi poster, e un’importante collezione di bugni e arnie.

Il Museo presenta il lavoro degli arrotini ambulanti originari di Cinte Tesino attraverso oggetti, documenti d’archivio, videofilmati fotografie.

Testimonianza del mondo agrosilvopastorale della val di Fiemme.

Un insolito museo con duecento tipologie di paracarri provenienti da tutto il mondo

Il Museo dell’aeronautica di Trento, fondato dal pioniere dell’aviazione trentino Gianni Caproni, raccoglie ed espone una collezione di aeromobili storici originali di rilievo mondiale.

Collezione di ottoni, legni, percussioni nonché di partiture, locandine, manoscritti, fotografie e programmi di concerti.

Il Museo indirizzato preponderatamente alla cartofilia ha dei settori dedicati anche ad avvisi e manifesti, agli erinnofili, alle stampe, agli ex libris, ai calendari

Un museo inserito in una centrale tuttora funzionante

Il primo luogo dedicato a raccontare la città di Rovereto attraverso le voci e i volti dei suoi protagonisti. 

Ricostruzioni d'ambiente della tradizione contadina.

Al Museo sono allestite sezioni dedicate al sistema agrosilvopastorale, all’artigianato e all’ambiente domestico rurale.

Casa Begna documenta l’organizzazione degli spazi e lo stile degli arredi di una casa contadina tradizionale di Carano.

Il museo, curato dall’associazione culturale “Mostra Museale Permanente della Guerra Bianca Adamellina 1915-1918” raccoglie materiali emersi dai ghiacciai dell’Adamello-Carè Alto e documenti, cimeli e fotografie relative alla “guerra bianca”.

Il Museo rappresenta le attività di mungitura e di lavorazione del burro, del formaggio e della ricotta, insieme alle suppellettili necessarie alla vita quotidiana in malga.

Il Museo conserva e valorizza un cospicuo numero di interessanti materiali provenienti dalle scuole di Pergine e dintorni, ma anche dal resto del Trentino.

Torna a suonare la campanella nel piccolo paese di Siror, dove l’edificio che per molti anni ha ospitato la Scuola Elementare è stato recentemente trasformato in un originalissimo Museo della Scuola.

Piccolo museo di antiche attrezzature antincendio con cui il Corpo dei vigili del fuoco volontari ha voluto rappresentare la propria storia e la propria identità.

Si tratta di uno spazio essenzialmente educativo dove ha luogo il processo di ri-contestualizzazione dei reperti, i quali, in copia, sono collocati in ambienti che aiutano i visitatori a costruirsi un’immagine verosimile della preistoria

Un patrimonio storico e artistico unico espressione dell’identità della città

A Palazzo Libera è stata allestita una sezione staccata del Museo diocesano tridentino per rendere fruibile un importante patrimonio artistico, da secoli conservato nella sacrestia della chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta

Il Museo è stato fondato nel 1996 con la finalità di raccolta, promozione del recupero e del restauro di pianoforti antichi di valore artistico e storico

Museo etnografico «El vöut dale arzare dan bòt». Collezione Bruno Caracristi - (frazione Mione) Rumo

Collezione di oggetti che documentano la vita tradizionale del passato. Ogni oggetto porta un cartellino con l’indicazione del nome in dialetto e del nome in italiano.

Raccolta di oltre 2.000 oggetti «de sti ani», che documentano la vita quotidiana che si svolgeva in Valsugana.

Collezione di materiale etnografico che testimonia attraverso gli oggetti della cultura materiale le attività agrosilvopastoriali che si svolgevano in Valle di Non prima della coltivazione a mele.

L’esposizione documenta l’evoluzione della tecnologia farmaceutica

Organizzato su due piani, al piano terra ospita la sezione risorgimentale, mentre il primo piano è dedicato alla Prima e alla Seconda guerra mondiale.

Con una collezione di oltre 12.000 fossili e un approccio museologico contemporaneo è una porta sulle Dolomiti

Espone le collezioni etnografiche dell’Istitut cultural ladin ordinate secondo precisi criteri logici e dedicate ai diversi aspetti della civiltà ladina fassana